Cultura salentina

Il 150° anno da terroni

Italia capovolta

S. Silvestro è tradizionalmente il giorno delle riflessioni: ci accingiamo a entrare nel nuovo anno, un 2011 dedicato ai festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia; un’unità che vede quella parte di “territori italiani conquistati” ancora pieni di ferite sanguinanti che ci dicono chiaramente che i meridionali non hanno nulla di buono da ricordare da quell’aggressione e che forse non hanno proprio nulla da festeggiare.

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Personaggi

Don Tonino Bello e don Riboldi

Mons. Tonino Bello

Era un poeta, era uno scopritore di stelle. Ma era, soprattutto,  un santo,  e i santi sono  rari, sono persone che  portano sulle spalle anche le nostri croci, ma con gioia, con un amore illimitato, a prova di tutto, i santi sono  i giullari di Dio, come San Francesco d’Assisi,  che portano un soffio di speranza  sulla salvezza dell’uomo, nonostante tutto.

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Scrivere il Salento

Don Tonino scopritore di stelle: La chiesa deve schierarsi con gli ultimi

Don Tonino Bello
Don Tonino Bello

Don Tonino, l’ex pretino direttore del Seminario di Ugento che giocava a pallavolo, mettendosi sempre con la squadra perdente, agitando le bandiere di stracci colorati dei vinti, anziché i lucidi gagliardetti dei dominatori; Don Tonino, l’ex parroco di Tricase che suonava la fisarmonica nelle feste patronali, che giocava al calcio con i ragazzi dell’oratorio, su campi sassosi e impolverati, (era ala destra, il Garrincha con la tonaca), ma con lo sguardo sempre attento agli afflitti, ai poveri, ai diseredati; Tonino, il pretino della porta accanto — uno di noi — che ti parlava con la luce negli occhi e il sorriso aperto disteso buono, ostinato testardo testimone della gioia, che conquistò tutti, giovani vecchi donne bambini tiepidi e bollenti, credenti e non, parroci di campagna e cardinali, perfino il Papa che infatti lo volle fare vescovo a tutti i costi, nonostante lui non ne volesse sapere (per umiltà, ovviamente) e come tale invece conquistò… quasi tutti; tutti tranne i preti (sic!), i “suoi” preti Continua a leggere “Don Tonino scopritore di stelle: La chiesa deve schierarsi con gli ultimi”

Ambiente, Gastronomia, Territorio

Foglie di vite da Martano a Riyad

WineOut (Salento)
© Gianfranco Budano: WineOut (Salento)

di Antonio Bruno

Il 10 dicembre 2010 durante la presentazione dei risultati della ricerca sulla legge 23/2007 della Regione Puglia e delle sue opportunità e prospettive per le filiere agroalimentari il dott. Giuseppe Lamacchia responsabile della sede di Bari dell’Istituto per il commercio con l’estero ha reso noto che la Cooperativa Nuova Generazione di Martano lavorerà 200 tonnellate di foglie di vite l’anno da inviare in Arabia Saudita. Continua a leggere “Foglie di vite da Martano a Riyad”

Cultura salentina, Scrivere il Salento

Amira, la principessina afgana, e il Grande Puffo

C’era una volta, alcune migliaia di anni or sono, una magica terra ambita da tutti i naviganti del massiccio euroasiatico: il Salento, crocevia di popoli, lingue e culture, culla della civiltà post-cavernicolare. Continua a leggere “Amira, la principessina afgana, e il Grande Puffo”

Arte, Cultura salentina, Poesia, Tradizioni

Auguri di-versi

Le preghiere natalizie in dialetto salentino – molte delle quali raccolsi qualche annetto addietro nel mio Laudario dei semplici (Roma 2008) – comunicano i sentimenti che si irradiano dall’umile grotta di Bethlem: essenzialità e gioia innanzitutto. Continua a leggere “Auguri di-versi”

Ambiente, Territorio

Nel Salento leccese mangeremo il punteruolo rosso?

di Antonio Bruno

Giovedì 9 dicembre 2010, alle ore 17,00, nella splendida cornice del castello medievale di Acquarica del capo si è tenuto il convegno “L’emergenza punteruolo rosso delle palme” (Rhyncophorus ferrugineus). In questa nota alcune interessanti notizie apprese durante la serata. Continua a leggere “Nel Salento leccese mangeremo il punteruolo rosso?”