S. Silvestro è tradizionalmente il giorno delle riflessioni: ci accingiamo a entrare nel nuovo anno, un 2011 dedicato ai festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia; un’unità che vede quella parte di “territori italiani conquistati” ancora pieni di ferite sanguinanti che ci dicono chiaramente che i meridionali non hanno nulla di buono da ricordare da quell’aggressione e che forse non hanno proprio nulla da festeggiare.
Mese: dicembre 2010
N.H. (poesia)
Don Tonino Bello e don Riboldi

Era un poeta, era uno scopritore di stelle. Ma era, soprattutto, un santo, e i santi sono rari, sono persone che portano sulle spalle anche le nostri croci, ma con gioia, con un amore illimitato, a prova di tutto, i santi sono i giullari di Dio, come San Francesco d’Assisi, che portano un soffio di speranza sulla salvezza dell’uomo, nonostante tutto.
Don Tonino scopritore di stelle: La chiesa deve schierarsi con gli ultimi

Don Tonino, l’ex pretino direttore del Seminario di Ugento che giocava a pallavolo, mettendosi sempre con la squadra perdente, agitando le bandiere di stracci colorati dei vinti, anziché i lucidi gagliardetti dei dominatori; Don Tonino, l’ex parroco di Tricase che suonava la fisarmonica nelle feste patronali, che giocava al calcio con i ragazzi dell’oratorio, su campi sassosi e impolverati, (era ala destra, il Garrincha con la tonaca), ma con lo sguardo sempre attento agli afflitti, ai poveri, ai diseredati; Tonino, il pretino della porta accanto — uno di noi — che ti parlava con la luce negli occhi e il sorriso aperto disteso buono, ostinato testardo testimone della gioia, che conquistò tutti, giovani vecchi donne bambini tiepidi e bollenti, credenti e non, parroci di campagna e cardinali, perfino il Papa che infatti lo volle fare vescovo a tutti i costi, nonostante lui non ne volesse sapere (per umiltà, ovviamente) e come tale invece conquistò… quasi tutti; tutti tranne i preti (sic!), i “suoi” preti Continua a leggere “Don Tonino scopritore di stelle: La chiesa deve schierarsi con gli ultimi”
Foglie di vite da Martano a Riyad

di Antonio Bruno
Il 10 dicembre 2010 durante la presentazione dei risultati della ricerca sulla legge 23/2007 della Regione Puglia e delle sue opportunità e prospettive per le filiere agroalimentari il dott. Giuseppe Lamacchia responsabile della sede di Bari dell’Istituto per il commercio con l’estero ha reso noto che la Cooperativa Nuova Generazione di Martano lavorerà 200 tonnellate di foglie di vite l’anno da inviare in Arabia Saudita. Continua a leggere “Foglie di vite da Martano a Riyad”
A carteddhàta (poesia)
di Pippi Toma
Amira, la principessina afgana, e il Grande Puffo
C’era una volta, alcune migliaia di anni or sono, una magica terra ambita da tutti i naviganti del massiccio euroasiatico: il Salento, crocevia di popoli, lingue e culture, culla della civiltà post-cavernicolare. Continua a leggere “Amira, la principessina afgana, e il Grande Puffo”
Era un mestiere
Quel pomeriggio faceva un gran freddo, era appena calato il sole e l’aria si era vestita di febbraio, solo da qualche ora.
“U Pesce te Natale” (poesia)
Auguri di-versi
Le preghiere natalizie in dialetto salentino – molte delle quali raccolsi qualche annetto addietro nel mio Laudario dei semplici (Roma 2008) – comunicano i sentimenti che si irradiano dall’umile grotta di Bethlem: essenzialità e gioia innanzitutto. Continua a leggere “Auguri di-versi”
A’ pìttula (poesia)
Nel Salento leccese mangeremo il punteruolo rosso?
di Antonio Bruno
Giovedì 9 dicembre 2010, alle ore 17,00, nella splendida cornice del castello medievale di Acquarica del capo si è tenuto il convegno “L’emergenza punteruolo rosso delle palme” (Rhyncophorus ferrugineus). In questa nota alcune interessanti notizie apprese durante la serata. Continua a leggere “Nel Salento leccese mangeremo il punteruolo rosso?”