Poesie, Scrittori salentini

Riluce ancora più che fiamma viva

di Franco Melissano

Ti conoscevo prima di incontrarti
quando ignoravo ancor la voce e il volto
vagheggiando nel folto
di venustà un animo gentile.
Quanto ti attesi prima di trovarti!
Continua a leggere “Riluce ancora più che fiamma viva”

Personaggi, Scrittori salentini

Renato Palanga ovvero Renatopalanga

di Umberto Marsella

Da sempre abbiamo coniugato Renato con Palanga. Renatopalanga generava un’eufonia che istintivamente muoveva un sorriso e propagava allegria in chiunque. Anche se appartenente ai diversi piani del tempo.
Renato era semplicemente spassoso perché tutto cìò che lo coinvolgeva (vicende di lavoro, accadimenti personali, umori) “curvava” sempre nella migliore commedia all’italiana, quella di Alberto Sordi, per intenderci. Continua a leggere “Renato Palanga ovvero Renatopalanga”

Cultura salentina

Culto della Madonna del Pozzo

di Lucio Causo

Statua Madonna del Pozzo, Chiesa del Crocifisso, Parabita ( Foto di Daniele Di Fronzo)

La chiesetta (cripta) di Tuglie dedicata alla Madonna del Pozzo si trova in Via delle Anime e vi si accede da un piccolo portale sul quale si vede una croce ed una specie di arco in pietra leccese che protegge l’ingresso. Ai lati vi erano due nicchie, successivamente murate. La sua costruzione risale, più o meno, ai primi anni dell’Ottocento ad opera di Mesciu Peppe Miggiano, noto muratore dell’epoca. Si trattava di una cripta molto semplice, piccola, con la volta bassa a stella; di fronte alla porta vi era l’altare con le colonnine che servivano per sorreggere i candelabri; alcune colonne laterali, complete di capitelli, rendevano l’unica navata molto accogliente. Tipico esempio di arte edilizia locale. Nel 1850 la cripta fu messa in disuso per dare inizio ai lavori di costruzione della chiesa più grande, denominata delle Anime, che si trova nel piano superiore, con accesso dalla Via Trieste. Fino al 1932 la chiesetta fu chiusa ed usata per deposito di attrezzi e materiali di edilizia. Il 16 luglio 1992, completamente restaurata, venne restituita al culto della Madonna del Pozzo, alla quale era stata sempre dedicata. La statua della Madonna del Pozzo che c’era nella nostra cripta ha una certa rassomiglianza con la statua della Madonna del Pozzo venerata nella chiesa del Crocifisso, detta di S. Pasquale, ubicata all’ingresso di Parabita, entrambe realizzate intorno agli anni 1830/1850. Continua a leggere “Culto della Madonna del Pozzo”

Poesie, Scrittori salentini

L’odore è quello sacro del cardo…

di Lele Mastroleo

 

Gianfranco Budano: True colors

 

…l’odore è quello sacro del cardo
arso da un sole devoto e anziano,
il sapore del seno di una madre
umido di sale e terra rossa,
Continua a leggere “L’odore è quello sacro del cardo…”

Antiche cartoline, Prosa

Fotografie del tempo

di Dario Massimiliano Vincenti

È un posto del cuore quello a cui facciamo ritorno piacevolmente con il ricordo e di persona; un posto che non è solo luogo mentale e di idealità di comunità e d’insieme, e anche e ancora, di benessere e rassicurazione emotiva, di sentimenti che non possono essere “tagliati”, di inattingibilità dal tempo e inaggredibilità dai cantieri del reale… ma è unicità di vissuto, memoria, pensiero, stati d’animo e momenti di Vita, e bellezza di esserci e di ritrovarsi, nella immutabilità e inseparabilità del sentire nostro rispetto a ciò che ci è intorno, e che ci è stato intorno: ieri, come oggi, come pure nello sfumare dell’oggi nel domani, e ricomprende tutta la storia comunque attraversata, personale e di collettività. Continua a leggere “Fotografie del tempo”

Cultura salentina

Affondamento del piroscafo Principe Umberto

di Lucio Causo

8 giugno 1916, basso Adriatico

Il piroscafo Principe Umberto

Il piroscafo “Principe Umberto” costruito nel 1909 dai Cantieri Navali Riuniti di Palermo per conto della “Navigazione Generale Italiana”, una delle principali compagnie di navigazione dell’epoca, faceva parte di una classe di tre unità, la cosiddetta  “Classe Regale”, per i nomi  delle navi che, oltre al “Principe Umberto”, comprendeva anche il “Re Vittorio” e la “Regina Elena”. Il piroscafo era lungo 145 metri e largo 16, stazzava 7.929 tonnellate e poteva trasportare circa 1.330 passeggeri alla velocità di 18 nodi. Le tre navi di questa classe erano destinate alle rotte per il Sud America e furono le prime navi italiane ad avere alloggi all’altezza della concorrenza tedesca e britannica. Continua a leggere “Affondamento del piroscafo Principe Umberto”

Recensioni

Su Curzio Malaparte: La pelle

di Elena Tamborrino

“Scrittore, giornalista, militare, poeta e saggista italiano, nonché diplomatico, agente segreto, sceneggiatore, inviato speciale e regista cinematografico” (così lo declina Wikipedia) italiano, Curzio Suckert, con lo pseudonimo di Curzio Malaparte (1898-1957), fu una figura poliedrica e assai controversa, certamente molto affascinante. Me ne sono resa conto leggendo “La pelle” (1949), che racconta l’occupazione alleata in Italia dal 1943 al 1945, soffermandosi particolarmente sui fatti di Napoli, Roma e Firenze: come il romanzo “Kaputt” (1944), è il crudo resoconto delle atrocità della guerra. Continua a leggere “Su Curzio Malaparte: La pelle”

Cultura salentina, Prosa

Mi porterai sulle colline della pietra di tufo…

di Lele Mastroleo

…mi porterai sulla collina delle pietre di tufo,
quando quella mattina svegliato dal latrato del vecchio Nick, raderai la faccia con leocrema e sapone di marsiglia, indosserai una maglietta grigia con i bottoni lenti, mi dirai di andare.
Qui fa notte da una vita intera, ci si saluta a volte con un sorriso, contiamo le gocce di pioggia prima di mettere a letto i bambini,
invece di una fetta di limone nel bicchiere d’acqua o una crosta di pane per il passero sui balconi. Continua a leggere “Mi porterai sulle colline della pietra di tufo…”

Recensioni

Su Emanuele Aldrovandi: Il nostro grande niente

di Elena Tamborrino

nostro grande niente

«Se l’universo restasse fermo, anche solo per un secondo, la gravità lo farebbe collassare su sé stesso. Per questo motivo, nonostante io sia appena morto, i pianeti continuano a roteare intorno alle proprie stelle, le galassie procedono nel loro costante allontanamento le une dalle altre e tu giri la chiave nella porta di quella che fino a qualche ora fa era casa nostra». Continua a leggere “Su Emanuele Aldrovandi: Il nostro grande niente”