Scrittori salentini

Il destino dello scribacchino

di Mina Borrelli

Karl Pavlovich: Ritratto del conte Perovsky (lo scrittore Anton Pogorelsky) – olio su tela, 136×104, The State Hermitage Museum

Lei domanda se i suoi versi siano buoni. Lo domanda a me. Prima lo ha domandato ad altri. Lei guarda all’esterno, ed è appunto questo che ora non dovrebbe fare. Nessuno può darle consiglio o aiuto, nessuno. Non v’è che un mezzo. Guardi dentro di sé. Si interroghi sul motivo che le intima di scrivere; verifichi se esso protenda le radici nel punto più profondo del suo cuore; confessi a se stesso: morirebbe, se le fosse negato di scrivere? Questo soprattutto: si domandi, nell’ora più quieta della sua notte: devo scrivere? Frughi dentro di sé alla ricerca di una profonda risposta. E se sarà di assenso, se lei potrà affrontare con un forte e semplice “IO DEVO” questa grave domanda, allora costruisce la sua vita secondo questa necessità. (…) Un’opera d’arte è buona se nasce da necessità. (…) Guardi dentro di sé, esplori le profondità da cui scaturisce la sua vita.
Rainer Maria Rilke da ”Lettere a un giovane poeta”

Quella domanda iniziale, proposta da Rainer Maria Rilke, ha il sapore di una domanda “esistenziale”. Continua a leggere “Il destino dello scribacchino”