di Salvatore Toma

Arriverà la vita
arriverà
arriveranno le grandi cime
mosse dal vento
l’azzurro dei fiumi
e la neve
e i giorni senza peccato.
Arriverà
la squaw dei tuoi pensieri
l’anima ideale
i figli ideali
e la vita.
Arriverà la primavera
coi suoi fiocchi rosa
come se avesse partorito
la femminilità.
Arriverà la gioia di vivere
a costo di morire.Ritorneranno le mandrie di bisonti
a ricordarci i polveroni americani.
All’orizzonte
li avvisteremo come
una enorme traumatica onda gialla.
Ritorneranno gli indiani
i bambini chiassosi
con gli archi finti fantasiosi.
Ritorneranno
le squaw a lavare i panni
sulle rive dei fiumi celestiali
e il cane randagio fra le tende
che nessuno si sogna di cacciare.Ritornerà
la vista dei castori
innocenti roditori di tronchi
e le loro tane
le loro gallerie
l’aria delle praterie
e l’odore leggendario
dello sterco dei cavalli.
Ritornerà
il pioniere costruito d’avventure
di partenze di speranze
di terre promesse.Arriverà la vita,
arriverà,
palazzi città auto ferrovie
saranno dilaniati come antilopi.
Il leone che è in noi
ruggirà in maniera mai sentita
sbranando uomini e donne
bambini invecchiati
e vecchi arroganti
malati di dominio.Arriverà la pace
il silenzio mosso
da un canto divino.
Ci sentiremo lo stomaco
svuotato di carni
non avremo bisogno di mangiare
respireremo vento
aria neve gelsi
il selvatico che è in noi
prevarrà.
La verità
arriverà.
questa poesia viene pubblicata con il gentile consenso della sig.ra Paola Antonucci Toma, detentrice con la famiglia dei diritti d’autore