Scrivere il Salento, Storia

OTRANTO – IL SUO NOME

di Rita Paiano

E. De Donno, Otranto, acquerello n. 1 (2007)

Fin da piccola mi è stato insegnato che il nome “Otranto” deriva dal latino ” Hydruntum”, col significato di “acqua”, dovuto al fiume Idro che sfocia presso la città, e questo mi bastava.
Col trascorrere del tempo, incrementando il mio interesse per la storia cittadina e ampliando i miei studi della storia in generale, molti dubbi hanno cominciato ad assalirmi.
I Romani non sono stati gli unici ad avere rapporti con Otranto e prima ancora che la Città passasse sotto il loro dominio (266 a.C.), certamente si era data un nome. Inoltre, essendo “porta d’Oriente”, i popoli che qui si sono fermati per i loro commerci, o per motivi vari, sotto quale nome la conoscevano? Continua a leggere “OTRANTO – IL SUO NOME”

Cultura salentina, Saggio, Scrittori salentini, Storia

Figura e norma. Presepi e natività storiche in Terra d’Otranto – III – Il Presepe rinascimentale

di Pietro De Florio
Il Presepe nella chiesa di San Francesco d’Assisi a Gallipoli

Fig. 13 Gallipoli, chiesa San Francesco d’Assisi, presepe

Anche questa città può vantare un presepe scultoreo cinquecentesco. Come in quello di Galatina, la grotta viene ricavata simbolicamente e architettonicamente, nella marcata profondità di un grande arcone sulla parete nella terza cappella della navata centrale (fig.13). L’opera sarebbe, stando alle attribuzioni, di Stefano da Putignano (secondo Paone, Mennonna, Cazzato, Verona).
Oltre le figure della sacra famiglia, sono scolpite due giovani ancelle reggicandele ai lati e, sulla parete di fondo, quattro angeli di cui due musicanti, gli altri, invece, ostentano cartigli declamatori. Al centro si trova un bimbo alter ego di Cristo, come se fosse alla colonna, tant’è che è accompagnato dai simboli prefigurativi della passione (fig.13), in alto in corrispondenza della chiave di volta dell’arcone e in asse con l’angelo musicante, si trova la stella guida dei magi. Ritornando sulla questione attributiva, queste figure, per così dire sussidiarie, stando ad una semplice valutazione visiva, non sono della stessa qualità mimetica, come quelle del presepe di Grottaglie (di Stefano Da Putignano) dove gli angeli sono ben più eleganti e raffinati. Continua a leggere “Figura e norma. Presepi e natività storiche in Terra d’Otranto – III – Il Presepe rinascimentale”

Cultura salentina, Saggio, Scrittori salentini, Scrivere il Salento, Storia, Territorio, Tradizioni

Figura e norma. Presepi e natività storiche in Terra d’Otranto – II – Tra Medioevo ed età moderna

Affreschi e presepe a Galatina

Di De Florio Pietro

Fig. 6 Galatina basilica Santa Caterina d’Alessandria, cappella Orsini, natività

Gli affreschi in Santa Caterina d’Alessandria a Galatina (basilica realizzata tra il 1383 e il 1391).
Nella cappella Orsini (navata destra), sono affrescati nel ciclo della vita di Cristo e della Vergine (dalla fine Trecento al 1432 ca) gli episodi della natività e dell’adorazione dei magi. Nel primo dipinto (fig. 6) si vede la Vergine seduta reggente il Bimbo in fasce (come a Cerrate), in una capanna o alloggio di fortuna (della grotta, invece, ne parlano i protovangeli e alcuni santi padri della chiesa), come da consuetudine, sono presenti il bue l’asinello e la mangiatoia. Continua a leggere “Figura e norma. Presepi e natività storiche in Terra d’Otranto – II – Tra Medioevo ed età moderna”

Archeologia, Storia

Patù e il monumento Centopietre

di Lucio Causo

Patù, situato ai piedi della Serra di Vereto, è un piccolo paese del Salento. In passato aveva la funzione di granarium, essendo dotato di un approdo sulla vicina costa, la piccola insenatura di Torre S. Gregorio. Nella zona extraurbana di Patù si vedono i resti del centro messapico (IV secolo a.C.). Nelle vicinanze vi è la Cappella della Madonna di Vereto, mèta di pellegrinaggi. Continua a leggere “Patù e il monumento Centopietre”

Archeologia, Storia

Otranto e la via Traiana Calabra

di Rita Paiano

La foto che viene pubblicata è del professore Antonio Costantini e raffigura una piccola porzione della via Traiana Calabra tra Martano e Carpignano, sottratta al dimenticatoio del tempo. La Via venne realizzata da Traiano fra il 108 e il 110 d.C. come prosecuzione della via Appia Traiana che nel suo ultimo tratto congiungeva Benevento a Brindisi. Continua a leggere “Otranto e la via Traiana Calabra”

Archeologia, Scrivere il Salento

CRIPTA DELLA CATTEDRALE DI OTRANTO-CAPITELLO DEI GRIFONI

di Rita Paiano

 

Quanto può raccontare un capitello! Nella Cripta della nostra cattedrale idruntina ve ne sono ben 65. Ognuno di essi ci narra di epoche che si sono susseguite. Se socchiudiamo gli occhi, malgrado ci troviamo in una Cattedrale, luogo di pace, udiamo il frastuono di cavalli, di spade, di grida di guerrieri. Come susseguirsi di diapositive vediamo eserciti in movimento, invasioni, distruzioni e finalmente, fra un assalto e l’altro, brevi periodi di pace, in cui i vincitori ostentano in ogni campo la loro grandezza, credendo o sperando di affidarla all’eternità.

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Archeologia, Scrivere il Salento

La Cattedrale di Otranto è uno scrigno

di Rita Paiano

Cattedrale di Otranto (© Gianfranco Budano)

La Cattedrale di Otranto è uno scrigno di rara bellezza. Lo si nota ad occhio nudo e, accostandosi ad essa, se ne riceve profonda emozione e suggestione.

Ma cosa c’era sulla collina a poca distanza dal mare prima che i Normanni, nel 1080, concepissero l’idea di realizzare la magnifica Cattedrale e che Gionata, l’arcivescovo cattolico, amante della teologia e dell’arte, tra il 1163 e il 1165 affidasse a Pantaleone il compito di illustrare ai fedeli i passi più importanti della Bibbia per svelare loro il mistero salvifico cristiano? Forse non ne saremmo mai venuti a conoscenza se non si fosse reso necessario il restauro proprio di quel mosaico meraviglioso che versava in condizioni di degrado. Continua a leggere “La Cattedrale di Otranto è uno scrigno”

Archeologia, Scrivere il Salento

Mai fermarsi alla superficie, spesso i tesori sono nascosti oltre le apparenze

di Rita Paiano

Chiesa Greca a Otranto
Pasquale Urso: Otranto, litografia

E’ il caso della collina su cui si erge la Basilica bizantina di San Pietro che è un vero tesoro, ma nel cui sottosuolo è stato rilevato un tesoro di altro genere, Nel 1979 una campagna di scavi archeologici ha rinvenuto delle buche di palo e dei resti di focolari che testimoniano la presenza di capanne. Si tratta senz’altro di un nucleo abitativo attestato alla fase avanzata del Bronzo Recente. Il grande dono sortito dalla terra consiste inoltre nei frammenti ceramici attestati alla fase tarda dell’età del bronzo provenienti dai Palazzi Micenei. Continua a leggere “Mai fermarsi alla superficie, spesso i tesori sono nascosti oltre le apparenze”

Ambiente, Architettura, Arte, Cultura salentina, Storia, Territorio

NOTE A MARGINE – La migliore comunicazione “con_tiene” gli opposti

 

 

di Paolo Marzano

L’arte medievale espone una visione cupa, in ombra, torva della natura. Uno dei motivi, con molta probabilità, è da riferire al fatto che proprio la natura fu lo strumento che funzionò come vettore comunicativo facilmente confrontabile, verificabile, riconoscibile, capace di indicare per similitudine quelle connotazioni morali ben codificate; la condizione caduca dell’uomo, l’esistenza vissuta senza cognizione e impegno in un contesto di altalenante moralità, l’esitazione di seguire la retta via nell’incostante ricerca della verità o nel non riuscire ad individuare il limite tra bene e male.

Teniamo comunque presente, per l’appunto, che la maggior parte delle immagini avevano finalità educative.

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Storia

L’uccisione di Bernardino Pappi, martire copertinese caduto per la libertà

di Giovanni Greco

Nonostante i suoi 144 giorni (dal 21 gennaio al 13 giugno), la Repubblica napoletana del 1799 fu un momento fondamentale nella elaborazione della tradizione democratica italiana. Pur avendo privilegiato lo scenario della capitale del regno, anche per la Terra d’Otranto significò la sanguinosa controrivoluzione borbonica. L’eco di un Governo Provvisorio, costituitosi nel febbraio del 1799 fra solenni giuramenti di odio eterno al potere di Ferdinando IV, non lasciò insensibili le nostre contrade che si incendiarono dell’ardore rivoluzionario. Furono giorni di grande confusione. Agli alberi della libertà si alternavano le coccarde francesi, mentre i sanfedisti spargevano voci contro le falangi francesi negatrici di Dio. Voci che indussero le popolazioni paurose e smarrite a credere in presunti fenomeni paranormali creati ad arte dai seguaci sanfedisti. Non tedierò gli eventuali lettori di quanto ho già avuto modo di raccontare al riguardo, ma mi limiterò a riproporre alcuni avvenimenti che accaddero in quei giorni a Copertino. Continua a leggere “L’uccisione di Bernardino Pappi, martire copertinese caduto per la libertà”

Scrivere il Salento, Storia

Le torri Ippolita e Duchesca del Castello di Otranto

di Rita Paiano

Spesso mi sono chiesta come mai tutte e due le torri che come sentinelle sembra facciano la guardia all’imbocco dei fossati dalla via che prende il nome da loro, fossero state dedicate alla moglie di Alfonso, Duca di Calabria fino al 1494, quando successe al Padre, Re Ferdinando. Ho deciso allora di compiere una piccola indagine, supportata soprattutto dal testo interessantissimo e dettagliatissimo di Pierpaolo Cariddi, Otranto intra moenia dagli Aragonesi ad oggi, Edizioni Esperidi, a cui rimando per sopperire alla brevità di questa piccola nota. Continua a leggere “Le torri Ippolita e Duchesca del Castello di Otranto”

Saggio

#settembre_dante

di Luigina Dongiovanni

Il Papa: Dante, profeta di speranza e poeta della misericordia - Vatican  NewsNella notte tra il 13 ed il 14 settermbre del 1321 Dante, 700 anni fa, era un corpo esanime senza vita.

La sua esperienza terrena ci ha lasciato la più grande esperienza ultraterrena della storia letteraria, terza dopo quella di Odisseo ed Enea. Continua a leggere “#settembre_dante”